15 maggio 2017

Quattro quartetti EAST COKER V – T. S. Eliot

opera di Andrey Remnev
Quattro quartetti – T. S. Eliot

EAST COKER
V
Eccomi dunque qui, nel mezzo del cammino, avendo avuto vent’anni –
Vent’anni per buona parte sprecati, gli anni dell’entre deux guerres –
A cercare di imparare l’uso delle parole, e ogni tentativo
È un inizio del tutto nuovo, e un diverso fallimento
Poiché si è solo imparato a controllare le parole
Per cose che non si ha più bisogno di dire, o modi in cui
Non si è più disposti a dirle. Così ogni impresa
È un nuovo principio, un’incursione nel non detto
Con strumenti rozzi che via via si logorano
Nella confusione generale dell’imprecisione dei sentimenti,
Drappelli indisciplinati di emozioni. E quel che c’è da ottenere
Con la forza e la sottomissione è già stato scoperto
Una, due o più volte, da chi non si può sperare
Di emulare – ma non c’è competizione –
C’è solo la lotta per recuperare ciò che è stato perduto
E ritrovato e riperduto ancora e sempre: e oggi, in condizioni
Che sembrano impropizie. Tuttavia forse né perdita né guadagno.
Per noi c’è solo il tentativo. Il resto non è affar nostro.

La casa è da dove si comincia. Man mano che invecchiamo
Il mondo diventa più strano, la trama più complicata
Dei morti e dei vivi. Non il momento intenso,
Isolato, senza prima o dopo,
Ma una vita che brucia ogni momento
E non la vita di un solo uomo
Ma di vecchie pietre che non si possono decifrare.
C’è un tempo per la sera alla luce delle stelle,
Un tempo per la sera alla luce della lampada
(La sera con l’album delle fotografie).
L’amore è soprattutto se stesso
Quando qui e ora non contano.
I vecchi dovrebbero essere esploratori
Qui e ora non contano
Dobbiamo essere ancora e sempre in movimento
Verso un’altra intensità
Per una unione ulteriore, una più profonda comunione
Attraverso il freddo buio e la desolazione vuota,
il grido dell’onda, il grido del vento, le vaste acque
Della procellaria e del delfino. Nella mia fine è il mio principio.

traduzione di Massimo Bacigalupo
da T. S. Eliot,il sermone del fuoco a cura di Massimo Bacigalupo
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

Nessun commento:

Posta un commento