17 maggio 2018

da “Estasi culinarie” - Muriel Barbery

Pieter Claesz , A still life with a roemer, a crab and a peeled lemon
da “Estasi culinarie” - Muriel Barbery
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In seguito, nonostante questi vecchi amori mai traditi, i miei gusti sono approdati ad altri lidi culinari e, con quella delizia in più che solo la certezza del proprio eclettismo sa regalare, all’amore per lo stufato è venuto a sovrapporsi l’insistente richiamo dei sapori spogli. La raffinata carezza del primo sushi sul palato per me non ha più segreti, e benedico il giorno in cui ho scoperto sulla lingua il velluto inebriante, quasi erotico, dell’ostrica che segue un morso di pane con burro salato. Ne ho analizzato la magica delicatezza con tale grazia e virtuosismo che per tutti quel boccone divino è diventato un atto religioso. Tra questi due estremi, la ricchezza esuberante dello stufato e la linearità cristallina del mollusco, ho percorso l’intero spettro dell’arte culinaria da esteta erudito, sempre in anticipo di un piatto – ma sempre in ritardo di un cuore.
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