Luis Eugenio Melendez - Still life
da “Confessioni di un italiano” – Ippolito NievoNel castello di Fratta tutti facevano ogni giorno il loro dovere, meno il girarrosto che non vi si piegava che nelle circostanze solenni. Ora, quando Sua Eccellenza girarrosto godeva i suoi ozii muti e polverosi, il girarrosto ero io. – La cuoca infilava le pollastre nello spiedo, indi passava la punta di questo in un traforo degli alari e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon metodo e con isocrona costanza fino alla perfetta doratura delle vittime. I figli d’Adamo, forse Adamo stesso avevano fatto così; io come figlio d’Adamo non aveva alcun diritto di lamentarmi per questa incombenza che m’era affidata. [...] A me talvolta pareva financo, che poiché c’era un grandissimo menarrosto sul focolare, si aveva torto marcio a mutare in menarrosto me.
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