22 maggio 2018

da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa

  Vincent van Gogh - Pioggia
da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa
 139. Paese sotto la pioggia
In ogni goccia di pioggia la mia vita fallita piange nella natura. C’è un po’ della mia inquietudine nel goccia a goccia, negli acquazzoni con cui la tristezza del giorno si rovescia inutilmente sulla terra.
Piove tanto, tanto. La mia anima è umida a forza di sentirlo. Tanto… La mia carne è liquida e acquosa intorno alla sensazione che ho di essa.
Un freddo inquieto cinge con gelide mani il mio povero cuore. Le ore grigie e […] si allungano, si fanno pianura nel tempo; i momenti si trascinano.
Come piove!
Le grondaie vomitano piccoli torrenti di acqua sempre improvvisa. Scende, sulla mia coscienza di sapere che esistono grondaie, un rumore molesto di caduta d’acqua. Indolentemente, lamentosamente, la pioggia batte contro la vetrata;
[…]
Una mano fredda mi stringe la gola e non mi fa respirare la vita. Tutto muore in me, persino il sapere che posso sognare! Non sto bene in nessuna posizione. Tutte le cose morbide su cui mi adagio hanno spigoli per la mia anima. Tutti gli sguardi, verso cui guardo, sono così scuri perché batte su di loro questa luce impoverita del giorno che si lascia morire senza dolore.

Nessun commento:

Posta un commento