dipinto di Susan Ryder
da
“I Buddenbrook” – Thomas Mann
“Tutti i
miei complimenti, ripeto, Buddenbrook!” la voce poderosa del signor Köppen
soverchiò la conversazione generale, quando la cameriera con le nude braccia
rosse, il pesante abito a righe, la cuffietta bianca sulla nuca, aiutata dalla
signora Jungmann e dalla cameriera della moglie del console, ebbe servito la
bollente zuppa di erbaggi con il pane abbrustolito e cautamente si cominciarono
a usare i cucchiai. [...] I piatti furono cambiati di nuovo. Comparve un enorme
prosciutto dalla crosta impanata, rosso mattone, affumicato e cotto, con salsa
di scalogno bruna e aspretta e con una tale quantità di legumi che da un solo
piatto tutti si sarebbero potuti saziare. Lebrecht Kröger si assunse la
funzione dello scalco. I gomiti leggermente rialzati, i lunghi indici distesi
sul dorso del coltello e della forchetta, tagliò con precauzione le fette
sugose. Fu servito anche il capolavoro della moglie del console, la “terrina
russa”, una composta di varia frutta conservata sotto spirito e piccante.
trad. F.
Jesi e S. Speciale Scalia
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