22 maggio 2018

Sonetto LX – Pablo Neruda

dipinto di Catherine Abel
Sonetto LX – Pablo Neruda

Colui che volle ferirmi te ferisce,
e il colpo del veleno contro me diretto
come per una rete passa pei miei lavori
e in te lascia una macchia d'ossido e d'insonnia.

Non voglio vedere, amore, sulla luna fiorita
della tua fronte passar l'odio che mi spia.
Non voglio che nel tuo sonno l'altrui rancore lasci
dimenticata l'inutile corona di coltelli.

Dove vado mi seguono passi amari,
dove rido una smorfia d'orrore copia il mio volto,
dove canto l'invidia maledice, ride e rode.

Ed è quella, amore, l'ombra che la vita m'ha dato:
è un vestito nuovo che mi segue zoppicando
come uno spaventapasseri dal sorriso insanguinato.

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