17 maggio 2018

da “Le relazioni culinarie” – Andreas Staikos

dipinto di Dan Graziano
da “Le relazioni culinarie” – Andreas Staikos
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Coralli di riccio di mare annegati
in un cucchiaio d’acqua dell’Egeo

Damocle consultò l’orologio per assicurarsi che fosse l’ora in cui poteva telefonare indisturbato a Nanà, compose il numero e le disse con infinita dolcezza, benché in cuor suo schiumasse di rabbia: “Nanà, devo parlarti urgentemente”.
Intanto dalla porta del balcone spalancata proveniva a ondate il profumo di agnello rosolato, e un altro più discreto, quello di una verdura di stagione fresca e verde che per il momento Damocle ancora non riusciva a identificare.
Dimitris Isavridis, non appena rientrato nel proprio appartamento, si era messo immediatamente ai fornelli. nel giro di mezz’ora sarebbe arrivata Nanà, e se lui avesse fatto in fretta in cucina avrebbe avuto più tempo da dedicare alla sua amata, esigente e sempre di fretta. Infatti Nanà, essendo sposata, con fatica riusciva a tagliarsi un piccolo spazio nella sua vita di moglie per guatare anche qualche pietanza oltre al solito, monotono plat du jour della quotidianità coniugale.
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