Dante Gabriel Rossetti - Venus verticordia, 1866 olio su tela cm 98 x 70. Russell Cotes Art Gallery and Museum, Bournemouth
Le grazie Inno primo. Venere vv 118, 138 –
Ugo FoscoloCon mezze in mar le rote iva frattanto
lambendo il lito la conchiglia, e al lito
pur con le braccia la spingean le molli
Nettunine. Spontanee s'aggiogarono
alla biga gentil due delle cerve
che ne' boschi dittei schive di nozze
Cintia a' freni educava; e poi che dome
aveale a' cocchi suoi, pasceano immuni
da mortale saetta. Ivi per sorte
vagolando fuggiasche eran venute
le avventurose, e corsero ministre
al viaggio di Venere. Improvvisa
Iri che segue i Zefiri col volo
s'assise auriga, e drizzò il corso all'istmo
del Laconio paese. Ancor Citèra
del golfo intorno non sedea regina:
dove or miri le vele alte su l'onda,
pendea negra una selva, ed esiliato
n'era ogni Dio da' figli della terra
duellanti a predarsi; e i vincitori
d'umane carni s'imbandian convito.
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