Michelangelo Merisi, Caravaggio - Sacrificio di Isacco, 1603, olio su tele cm 104x135. Galleria degli Uffizi, Firenze
Notte
– Wislawa Szymborska
E
Dio gli disse: «Orsù, prendi tuo figlio, l’unico che hai
e
che tanto ami, Isacco, e va’ nel territorio di Morria,
e
lì offrilo in olocausto sopra un monte
che
io ti mostrerò».
Ma Isacco,
padre catechista,
cosa mai ha
combinato?
Ha rotto
giocando un vetro del vicino?
Ha strappato i
pantaloni nuovi
passando attraverso
lo steccato?
Ha rubato le
matite?
Ha spaventato
le galline?
Ha suggerito?
Gli adulti
continuino
stolti a dormire,
io stanotte
fino al mattino
devo vegliare.
Questa notte
tace,
ma tace contro
di me
e ha il color
della pece,
come lo zelo
d’Abramo.
Dove mi andrò a
riparare
quando l’occhio
del Dio biblico
si poserà su di
me
come si posò su
Isacco?
Dio, volendo,
può risuscitare
l’antico
evento.
Quindi mi tiro
la coperta sulla testa,
tra brividi di
spavento.
Qualcosa fra
poco
imbianchirà
davanti alle finestre,
la stanza si
riempirà del fruscio
d’un uccello,
del vento.
Ma non ci sono
uccelli
con ali grandi
quanto quelle,
né vento
con una camicia
lunga tanto.
Il Signore
Iddio fingerà
di essere
volato dentro per caso,
e mai e poi mai
qui,
poi si porterà
mio padre
in cucina per
brigare,
da una gran
tromba gli soffierà nell’orecchio.
E quando domani
all’alba
mio padre mi
porterà con sé,
ci andrò, ci
andrò
rabbuiata
dall’odio.
Non crederò
né a bontà né
ad amore,
più inerme
delle foglie di
novembre.
Non fidarsi,
nulla merita
fiducia.
Non amare,
portare il
cuore vivo dentro il petto.
Quando accadrà
ciò che deve accadere,
quando accadrà,
invece del
cuore
mi batterà un
fungo secco.
Il Signore
Iddio attende
e dalle nubi dà
un’occhiata
per controllare
se alta
dal rogo si
leva la fiammata
e così potrà
vedere
come si muore a
dispetto,
perché io
morirò,
non mi lascerò
salvare!
Da quella notte
oltre la misura
d’un brutto sogno,
da quella notte
oltre la misura
della solitudine,
il Signore
Iddio cominciò
a poco a poco
giorno per
giorno
il trasloco
dal letterale
al metaforico.
da Wislawa Szymborska. La
gioia di scrivere, tutte le poesie (1945 – 2009)
a cura di Pietro Marchesani - Adelphi Editore
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