2 luglio 2018

Lunghissime ore conviviali, che perduravano... - Enzo Bettiza

Christian Barentz - Still Life
Enzo Bettiza
Lunghissime ore conviviali, che perduravano in una sorta di banchetto perpetuo, in cui il pranzo sembrava congiungersi alla cena senza soluzione di continuità, i forni adibiti alle multiformi creazioni dolciarie non si fermavano più. Anzi, via via che il tempo passava, davano l’impressione di accendersi sempre più in una produzione incessante di colori, aromi, forme, gusti e perfino capricci estetici. Dall’inesauribile cucina arrivava alla tavola, continuamente ripulita e continuamente imbandita dai domestici, una leccornia dopo l’altra. Blocchi di torta anneriti dal cioccolato, bignè enormi come gomitoli straripanti di panna, rettangoli ricoperti da uno strato cristallino di zucchero d’orzo e gonfi all’interno di crema dorata, tranche pergamenacee di retés ungheresi farcite di noci e di mele tritate, rotoli di beigli tempestati di semi di papavero e di zuccherose schegge caramellate. 

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