dipinto di Kenton Nelson
Sonetto LXXXII – Pablo NerudaAmor mio, nel chiudere questa porta notturna
ti chiedo, amore, un viaggio per oscuro recinto:
chiudi i tuoi sogni, entra col tuo cielo nei miei occhi,
estenditi nel mio sangue come un ampio fiume.
Addio, addio, crudele chiarità che andò cadendo
nel sacco d’ogni giorno del passato,
addio a ogni raggio d’orologio o d’arancia,
salute oh ombra, intermittente compagna!
In questa nave o acqua o morte o nuova vita,
una volta di più uniti, addormentati, risorti,
siamo l’unione della notte nel sangue.
Non so chi vive o muore, chi riposa o si sveglia,
ma è il tuo cuore che distribuisce
nel mio petto i doni dell’aurora.
Trad. Giuseppe Bellini
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