1 luglio 2018

Sono ragazza, che bello - Merja Virolainen

dipinto di Henry Asencio
Sono ragazza, che bello - Merja Virolainen

Sono ragazza, che bello
appena ascesa in terra
coi capelli sabbiosi di sparto,

c’è un porticciolo cosciente della propria
essenzialità
che sogna di me,

le alghe si ergono incantate,
l’erba storna sorride,
gli occhi dei fiori si aprono,

uno spiffero scrupoloso dimentica
di soffiare sulla bua del pino sulla riva,

arrivo incespicando,
l’inciampo fa sobbalzare cavolaie,
ballerine, sacchi di vermi,
sorvolo al galoppo la rocambola,

sprizza la gioia, punzecchia
in ogni graffio:
no, questo è davvero
troppo, che bello!

Tutto si è raccolto in rosso
per ricevere me, proprio me:

l’acetosa fa spazio
nella sua marsina, s’inchina,
il canneto sussurra di me, bruisce,
le maestà in altoparlanti fogliose
frangono l’infinito discorso ufficiale,
le lepri ondose si precipitano dal mare
per far danzare le ragazze!

Traduzione di Antonio Parente

Nessun commento:

Posta un commento