Salvo Montalbano non
è una semplice figura letteraria, è un eroe mediatico che si muove all’interno
di un contesto verosimile, molto vicino alla realtà nella quale vive il lettore.
Ancor più dei romanzi, la fiction ha permesso al personaggio di
sollevarsi da una dimensione puramente letteraria e immaginaria e di
confondersi con la realtà di una Sicilia concreta, dando vita fra l’altro a un
curioso fenomeno di turismo culturale. In numerosi, rapiti da immagini che
veicolano un forte senso del luogo, partono alla ricerca di quelle scenografie
solari e suggestive immortalate dalle riprese sul set della fiction.
Così il desiderio di
mangiare alla Montalbano è diventato una moda diffusa. In una delle città più
raffinate d’Europa, Parigi, è addirittura possibile mangiare a Casa Vigata,
un ristorante in rue Léon-Frot, dove uno chef prepara menù a base di pietanze
citate nei libri di Camilleri. Per immergersi a pieno in questa esperienza
sensoriale, però, bisogna arrivare in Sicilia, in cerca delle splendide location,
mossi dal capriccio di ritrovare il ristorante San Calogero o Enzo,
di provare i cannoli e i biscotti regina del Bar Albanese, o il gelato
duro del Caffè Castiglione, rivivendo davvero gli stessi sconfinati
piaceri del palato che finora abbiamo potuto soltanto immaginare.
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