8 settembre 2018

da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo

Osias Beert - Still life with various vessels on a table.
da “I segreti della tavola di Montalbano” – Stefania Campo

La Vigata letteraria è invece un paese in provincia di Agrigento, Porto Empedocle. È qui, al numero due della centralissima via Roma, che si trova l’autentica trattoria San Calogero, che ormai ha chiuso i battenti, proprio come nel racconto. È possibile però consolarsi rinfrescando il palato con una bella fetta di gelato: sulla stessa via si trova infatti il Bar Albanese e seduto a un tavolino, mescolato tra la gente, di tanto in tanto è possibile incontrare lo stesso scrittore attorniato dai suoi affezionati lettori. “Prima di partire, Montalbano era passato dal caffè Albanese, dove facevano i migliori dolci di tutta Vigàta e aveva accattato venti cannola appena fatti, dieci chili tra tetù, taralli, viscotti regina, mostazzoli di Palermo, dolci di Riposto, frutti di martorana e, a coronamento, una coloratissima cassata di cinque chili”. (La voce del violino)
Un altro famoso bar di Porto Empedocle, nonché tempio del gelato a pezzo duro, è il Caffè Castiglione. “Ci trasiva, in quella sala, per accompagnare sò patre che ogni tanto si faciva una partita. E mentre sò patre jocava lui si sbafava un enorme pezzo triangolare di gelato, in genere un ‘pezzo duro’ – accussì lo chiamavano – di cioccolato e panna. O di cassata. Lì facivano gelati che non ne aviva più trovato d’eguali. Ne risentì il sapore tra lingua e palato. E col sapore il nome del cafè gli tornò nitido: Castiglione”. (La prima indagine di Montalbano).
Camilleri in un’intervista ricorda il giorno in cui Mussolini passò di lì e gli offrirono proprio il gelato del Caffè Castiglione. Da quella volta ogni sabato arrivava un idrovolante per caricare un pozzo di gelato per il duce. Tra i ricordi c’è spazio anche per una battuta dello zio, riferita a quando fu inaugurata la prima autostrada italiana: “Mussolini fici ’sta strata picchì si scantava ca i gelati c’arrivavunu squagliati”.
Sempre a Porto Empedocle è possibile visitare anche la trattoria Da Enzo, che si trova nella parte alta del paese, imboccando via Garibaldi dalla stessa via Roma. Al termine di una ripida salita, sulla destra apparirà un locale caratterizzato da una lamiera, sormontata dalla tolda di un peschereccio: è la trattoria Da Enzo dove è ancora possibile gustare la bontà di una cucina che tanto ha affascinato Camilleri. “Da fora, la sala della trattoria s’appresentava come una costruzione in lamiera ondulata, mentre la cucina doviva trovarsi dintra una casa che c’era allato. C’era un senso di provvisorio, di arrangiato, che piacque a Montalbano. Trasì, s’assittò a un tavolo libero. Un sissantino asciutto, gli occhi chiari, che sorvegliava i movimenti dei dù cammareri, gli si avvicinò e gli si chiantò davanti senza rapriri vucca manco per salutarlo. Sorrideva”. (Il giro di boa).

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