dipinto di Susan Ryder
Leonardo Sciascia
Non si creda che l’astemio non senta alcun rapporto col vino. Certamente tutti gli astemi godono di un rapporto col vino che si può senz’altro dire visuale e condensare nel verbo, che mi pare sia stato coniato da Boccaccio, di arrubinare... l’effetto dell'azione presuppone il bicchiere: che appunto si arrubina mescendovi il vino rosso. Un godimento puramente estetico: con un certo effetto di ebbrezza, qual di refrigerio nelle famose ‘bevute visuali’ del Malagotti. [...] Si possono pure coniare altri verbi, per altri vini, di altro colore [...] ambrare, per esempio... I vini hanno anche come una luce propria e interna che dal vetro o cristallo in cui si versano ricevono una sfaccettatura, una ricchezza di tonalità edi riflessi.
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