dipinto di Paul Schulenburg
Luna di settembre - Joy Harjo
.
La notte scorsa mi ha chiamato e mi ha raccontato
della luna sulla Baia di San Francisco.
Qui ad Albuquerque si specchia
nel freddo, scuro cielo delle Sandia.
Il riflesso è dentro tutti noi.
Arancione, e quasi la luna
del raccolto. Vento, e gelo dei mesi
più freddi che arriva. I bambini ed io
la guardavamo, all’incrocio tra San Pedro e la Central
venendo dalla fiera.
Il vento che mi alzava i capelli fu catturato
dal mio viso. Avevo paura del traffico
cercavo di stare al passo e la luna a est
tondeggiava gonfia dalla cresta della montagna, fuori dalle nuvole fumose
dal velo della sua pelle. Nuda.
Una tale bellezza.
Guarda.
Siamo vivi. La donna della luna
ci guarda, e noi guardiamo lei,
ci riconosciamo.
La notte scorsa mi ha chiamato e mi ha raccontato
della luna sulla Baia di San Francisco.
Qui ad Albuquerque si specchia
nel freddo, scuro cielo delle Sandia.
Il riflesso è dentro tutti noi.
Arancione, e quasi la luna
del raccolto. Vento, e gelo dei mesi
più freddi che arriva. I bambini ed io
la guardavamo, all’incrocio tra San Pedro e la Central
venendo dalla fiera.
Il vento che mi alzava i capelli fu catturato
dal mio viso. Avevo paura del traffico
cercavo di stare al passo e la luna a est
tondeggiava gonfia dalla cresta della montagna, fuori dalle nuvole fumose
dal velo della sua pelle. Nuda.
Una tale bellezza.
Guarda.
Siamo vivi. La donna della luna
ci guarda, e noi guardiamo lei,
ci riconosciamo.
Nessun commento:
Posta un commento