24 marzo 2020

Cassandra – Enzo Montano

Aimé Millet - Cassandre se met sous la protection de Pallas, placé aux jardins des Tuileries en 1894, Paris
Cassandra – Enzo Montano



“Guardatevi dall’alto delle stelle – gridavo –

guardatevi dall’alto delle stelle.”

da “Monologo per Cassandra” di Wislawa Szymborska

La verità non è degli stupidi:                                        
quanti ne ho incontrati!
E che immane fatica l’equilibrio degli dei
capricciosi più degli uomini e delle loro amanti.
Volevo salvare Troia ma, così va il mondo,
mio padre come gli altri difende i figli maschi
anche colui che ci ha condannati.
Tutti!
L’imbecille rapito dalla bella greca
che dall’alto gli è stato ordinato di portare a Ilio.

Cruenti conseguenze, famiglie sterminate
e regine divenute schiave e concubine:
tutto scritto e raccontato nei segni del Tempio.
Invano.
Sciagure immani per troiani achei
e collaterali anche lontani,
stragi sanguinose hanno offeso lo Scamandro
e poi razzie e violenze inenarrabili
in questa lunga notte del cavallo trionfale
tutto avevo previsto ma tant’è!
nessuno è profeta a casa sua.

Adesso qui nel tempio io sacerdotessa
alla mercé degli invasori bruti
stuprata da un animale sotto la statua della dea
sarò deportata a Micene da Agamennone.

Ma tutti avranno un destino amaro
il più furbo più di ogni altro
e per sempre il mondo vivrà nella mia sindrome.
Io sono Cassandra!

Proprietà Letteraria riservata
© by apollo Edizioni di antonietta Meringola
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