17 marzo 2020

Ustioni solari - Jurgen Theobaldy

Cesare Pavese

Ustioni solari - Jurgen Theobaldy

Per Cesare Pavese

Quel che prende fuoco, brucerà poi tutto.
Il sole arde, i lampi,
guarda, i tuoi occhi ardono.
Le estati a lungo roventi,
si consumano lente nelle strade.
I campi ribollono gialli,
foglie di giornate torride,
ore morte del meriggio
da settimane colme di calura.
Bruciata sarà, da tanto,
la cenere dei tuoi versi.
Tu stesso sarai bruciato
su questo bianco suolo
che si consuma ardendo: ecco
tu sarai l’arsa
esalata vita vissuta
di u ultimo amore
che, lentamente incenerendo,
non doveva durare a lungo.
il carbone dei tuoi occhi.

Traduzione di Gio Batta Bucciol
Poesia n. 285, settembre 2013. Crocetti Editore

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