16 marzo 2020

da Un amore – Dino Buzzati

Egon Schiele - Reclining Woman with Green Stockings (Adele Harms), 1917
da Un amore – Dino Buzzati
«La tua Laide. Mi ricordo la prima volta che l’ho vista, ero andata giù al Due con un mio amico, col mio ruffo, perché io sono una puttana, lo sai no, e avevo il mio ruffo come tutte le puttane ed ero io che lo mantenevo… bene ti vedo una ragazzina che ballava il rock-and-roll coi capelli neri giù per le spalle e delle magnifiche gambe ah questo sì le avessi io delle gambe simili, quelle cosce belle lunghe e aveva una sottanina a pallone e sotto niente capisci e quando si girava e lei lo faceva apposta la sottana le saliva fin qui e si vedeva tutto e ogni volta nella sala c’era un urlo… c’era anche quella barbona d’una Fausta ricordo e la Fausta me l’ha presentata ed è venuta a sedersi al nostro tavolo bene se lo vuoi sapere il mio ruffo la sera stessa se l’è portata in letto e non ti dico che porcherie le ha fatto… ma tu soffri vero, coglione… tu ti senti morire, lo vedo, a sentire queste cose… vuoi che smetta?»
«No no, forse è meglio. Continua.»
«Così siamo diventate amiche per simpatica bisogna dire che è simpatica. A quel tempo lei ci aveva un vecchio, ma brutto da far paura, uno che aveva un’agenzia sai di quelle per la compravendita d’immobili ma la teneva allo stecchetto, le mollava ogni tanto quelle cinque diecimila e bisognava vedere come lei filava dritta, tutte le sere alle otto e mezza lei doveva passare nel suo ufficio e là su un canapè… mi ricordo che noi le si diceva ma come fai ad andare con un tipo simile ma non ti fa schifo e lei diceva ma no sai è un vero signore ed è così gentile nel fare l’amore… ma lui naturalmente non bastava… non so come aveva sempre debiti da tutte le parti… e così aveva anche lei i suoi giri… mi ricordo che una sera mi ha detto lo sai Piera che questo pomeriggio ho speso seimila lire in tassì… Seimila? dico io, e come hai fatto? Sai, dice, mi sono capitate in un pomeriggio quattro occasioni e per non perderle dovevo far presto, abitavano poi da una parte e dall’altra della città…»
«Ma guadagnava bene, allora!»
«Macché. Una volta mi ha detto che in un mese aveva messo su trecentomila lire ma chissà se era vero. È una testa balenga, la Laide, una capricciosa. Capace di buttarsi via per niente. Una volta è andata in tram fino a Lambrate e ritorno per un servizio diremo così da duemilacinquecento lire.

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