16 marzo 2020

E' tornato l'autunno - Petőfi Sándor

Cagnaccio di San Pietro - Natura morta con frutta, 1923
E' tornato l'autunno - Petőfi Sándor


E' tornato l'autunno,
e, come sempre, è bello.
Chissà perché mi piace,
ma mi piace tanto.

Mi siedo sulla collina,
e guardo attorno, di qua,
ascolto il silenzioso rumore
mentre dagli alberi cadono le foglie.

Il raggio del sole gentile
guarda alla terra e sorride,
come la madre guarda affettuosa
suo figlio mentre s'addormenta.

Infatti, in autunno la terra
non muore, ma s'addormenta,
Si vede anche dallo sguardo
che ha solo sonno, non è malato.

Ha tolto i suoi bei vestiti,
si è spogliata piano piano.
Si rivestirà, quando arriva
la primavera, la sua mattina.

Dormi pure, bella natura,
dormi fino alla mattina,
e sogni tutto ciò
che ti piace di più.

Io la mia cetra
la sfioro appena appena,
il mio canto dolce
sarà la ninna nanna per te.

Amore, siediti accanto a me,
stai qua senza dir niente
mentre il mio canto vola piano
come una brezza sopra il lago.

Se mi baci, appoggia le tue
labbra pian piano sulle mie,
non dobbiamo svegliare
la natura che dorme.

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