5 marzo 2020

In piedi Africa mia - Claudine Assiba Akakpo

opera di Henri Matisse
In piedi Africa mia - Claudine Assiba Akakpo

I cannoni si sono zittiti
Nel Burkina Faso in Kenya nel Mali
A Gibuti in Ciad in Togo in Somalia
Nella Repubblica Democratica del Congo in Libia
I fratelli nemici si abbracciano
L’Africa si ricostruisce
Si la pace finalmente la pace
Africani siamo
Prima di essere del nord o del sud
Musulmani cristiani o animisti
Domani le nuove generazioni
Di gloria ti copriranno
Allora i cieli dei tuoi figli Africa
S’illumineranno del sole splendente della libertà
In piedi popolo mio come un unico uomo
Com’è bello vivere da fratelli
Sotto il caldo sole d’Africa
Tu che lotti per l’indivisione
E per l’unità nella diversità
Il tuo popolo ti copre di benedizioni
Avanza sul sentiero dell’umanità
L’Africa dice no ai colpi di cannone
No alla morte violenta no ai dissensi
No alla dittatura no all’oppressione
No alla fame no allo smarrimento
Allora risuoneranno cantici di gioia
L’inno della pace ritrovata
Dal mio beneamato popolo
Il nostro calvario ormai nel passato
Murato nelle tenebre della nostra memoria
Evapora in un soffio purificatore
Allora per tutti brilla un raggio incantevole
Quando sull’Africa splendente
Con fierezza si leva un cielo di vegetazione
Il mio cuore inaridito rinasce
Lontano dallo spettro della decadenza
Valorosi popoli d’Africa
Degni cittadini del continente benedetto
La vittoria incorona i vostri sforzi
Vivete per sempre prosperi e uniti
Nella pace Africa mia in piedi

Traduzione di Luciana Pepino

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