24 luglio 2018

La dolce patria – Pablo Neruda

dipinto di Charles Levier
La dolce patria – Pablo Neruda

La terra, la mia terra, il mio fango, la luce sanguinaria dell’erba vulcanica,
la pace claudicante del giorno e la notte dei terremoti,
il boldo, l’alloro, l’araucaria occupano il profilo del pianeta,
il dolce di mais, la corvina che esce dal forno silvestre,
il palpito del condor che sale nell’ascetica pelle della neve,
il collare dei fiumi che ostentano l’uva di laghi senza nome,
l’anitre selvatiche emigranti al polo magnetico rigando il crepuscolo dei litorali,
l’uomo e la moglir che leggono dopo cena romanzi eroici,
le strade di Rengo, Rancagua, Renaico, Loncoche,
il fumo dei campi d’autunno vicino a Quirihue,
lì dove la mia anima sembra una povera chitarra che piange
cantando e cadendo la sera nell’acque oscure del fiume.

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