Gaza - Installazione di Iyad Sabbah
Poesia per chi
viene dal mare - Alessandra Carnaroli
Un bambino nasce sulla barca sta bene
(voi
li chiamate barconi ma invece sono piccoli)
Io
partorisco sulla barca sto bene
io
vengo dalla barca
se
c’ho fame mi date il panino
le
alici sott’olio
Per
noi
che
siamo sulla barca
con
la maglia sudata la borsetta la bottiglia
un
panino è molto come
una
fotografia di casa mia in Tunisia (spersa)
io
c’avevo forti dolori nella pancia
era
mio figlio
poi
morto sulla barca (sperso)
voi
mi date l’acqua
perché
quella del mare fa male
nella
bottiglietta va bene servono più bottigliette magari
voi
mi volete mandare via
tornare
a casa mia
no
a casa vostra siamo in troppi
non
ci stiamo bene sulla terra
sulla
barca
non
ci stiamo bene da nessuna parte
dove
c’è la guerra no
dove
c’è sanremo no
aiuole
scuole stadio milan juventus no
un
bambino è nato sulla barca è vivo a palermo
uno
prende il latte di sua madre
quasi
finito mamma mia
uno
fa la piscia
tra
le gambe
di
un altro
i
cazzi
le
fiche
I
giubbotti le penne da scrivere
SOS
Perché
è molto stretto sulla barca
da
dove veniamo
tutti
ossi
sigarette ricci
A
Bossi lo conosco in televisione
ci
compra casa Berlusconi
Nessun commento:
Posta un commento