Sonno, dolce fratello della morte - Camillo Sbarbaro
Sonno, dolce fratello della Morte,
che dalla Vita per un po’ ci affranchi
ma ci rilasci tosto in sua balìa
come gatto che gioca col gomitolo;
di te,finché la mia vita giustifichi
la vita della mia sorella e un segno
che son vissuto anch’io finché non lasci,
io mi contenterò e del tuo inganno.
Vieni, consolatore degli afflitti.
Abolisci per me lo spazio e il tempo
e nel nulla dissolvi questo io.
Nessun bambino mai cosi fidente
s’abbandonò sul seno della madre
com’io nelle tue mani m’abbandono.
Quando si dorme non si sa più nulla.
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