6 aprile 2020

Un pensiero e un saluto col dito medio - Enzo Montano

Maurizio Catellan - Dito, Piazza degli Affari, Milano

Un pensiero e un saluto col dito medio

Un pensiero a chi dice di voler collaborare e poi sputa veleno ogni giorno.

Un pensiero al duo mascherato perennemente in polemica perennemente in televisione.

Un pensiero agli sciacalli che passano il tempo a fare propaganda pur nella tragedia.

Un pensiero a chi “il nostro è il miglior sistema sanitario”, “non voglio pensare che cosa sarebbe accaduto se fosse successo al sud”, “noi ci rimbocchiamo le maniche”; e poi perdono un mese perché ordinano le mascherine a un’azienda che non esiste più.

Un pensiero a chi Chiamiamo Bertolaso! il fantasmagorico, lo scintillante, magniloquente, il supercalifragilistichespiralidoso; noi siamo lombardi, facciamo  precipitevolissimevolmente, subitaneamente, rapidamente, immantinente in soli sette giorni un ospedale con seicento letti, cinquecento, quattrocento… forse cinquanta, no ventiquattro, per adesso dodici…

Un pensiero a chi dopo circa un mese inaugura, con tanto di spumante e assembramento di persone, l’ospedale della Fiera di Milano, quello do seicento posti, ridotto a dodici e solo dopo l’inaugurazione si accorge che non ci sono i medici per farlo funzionare, sigillo all’ennesimo capolavoro leghista nella Sanità lombarda quasi del tutto privatizzata.

Un pensiero a chi indossa la mascherina anche quando fa la conferenza stampa per proteggere il microfono sperando che continuino ad indossarla per sempre risparmiandoci i loro ghigni.

Un pensiero al triste figuro, responsabile assoluto di tutti i grossolani errori della giunta leghista che regge la Lombardia e che, finché tutto andava bene, tutto andava bene ed era merito suo, adesso che emergono le sue incapacità la colpa è degli altri.

Un pensiero a chi “dal governo centrale abbiamo avuto solo briciole” salvo poi scoprire che la sua regione ha avuto più di tutti. “Altro che briciole da Roma. Lo Stato paga, la Regione decide acquisti e distribuzione. I dati richiamano Fontana e Gallera alle loro responsabilità”. Dichiara Massimo De Rosa, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

Un pensiero a chi soccombe nell’impietoso paragone con l’Emilia Romagna. Lì si lavora sul serio e senza chiacchiere. Lì costruiscono ospedali in due giorni senza conferenze, brindisi e inaugurazioni. Lì fanno i tamponi casa per casa. Lì risolvono i problemi senza gridare al lupo al lupo.

Un pensiero a chi distribuisce mascherine col logo di partito e sbraita continuamente cose senza senso.

Un pensiero allo sciacallo che si traveste continuamente, quello che adesso è in cerca di una tonaca e parla di madonne, chiese, rosari…

Un pensiero a chi, come denuncia l’UNEBA (Unione azionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) con delibera di giunta regionale numero XI/2906, 8 marzo 2020, chiedeva alle Ats, le aziende territoriali della sanità, di individuare nelle case di riposo dedicate agli anziani strutture autonome per assistere pazienti Covid 19 a bassa intensità.

Un pensiero ai giornalisti del nord, quelli che fanno le pulci al mondo intero ma non vedono quello che accade intorno a loro.

Un pensiero a chi "Il 90% dei morti è nelle regioni del nord. Cosa può esserci di diverso?
Persone più ligie, che vanno tutte a lavorare?"

Un pensiero a tutti gli altri longobardi che inopinatamente amministrano le bella Lombardia, ma mi fermo qui perché la lista sarebbe troppo lunga.

Infine un abbraccio ai lombardi che hanno la sventura di avere questi imbecilli a guidarli in una tragedia immane. Un abbraccio a tutte le persone che lavorano per noi, un abbraccio alle famiglie delle vittime, un saluto alle donne e agli uomini che ci hanno lasciato e, purtroppo, continuano a lasciarci.

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