28 aprile 2018

da “Il talento del cuoco – Martin Suter

Eric Bowman Glazing
da “Il talento del cuoco – Martin Suter

(…)
Maravan aveva resistito alla tentazione di variare un po’ i tre curry, anche se erano le uniche ricette non afrodisiache. Forse era stata tutta la combinazione di piatti a produrre un effetto tanto rapido su Andrea.
alle venti arrivò l’ospite della serata. Era una donna di circa trent’anni, molto bionda, molto nervosa, un po’ troppo in carne, carina ma non bella. Non sembrava molto a suo agio. Maravan in sarong e camicia bianca, le offrì dello champagne, ma lei rifiutò. Questo allontanamento dallo schema originale lo fece un p0’ preoccupare; sperava che non fosse stato proprio lo champagne ad accelerare l’effetto afrodisiaco.
Aspettò che le due donne prendessero posto, poi portò il benvenuto della cucina, ovvero i mini chapati, che condì in modo quasi cerimoniale con qualche goccia di essenza di curry, cannella e olio di cocco.
Per servire i piatti successivi attese il segnale di Andrea: il suono di una campanella da tempio di ottone. Anch’esse di proprietà di Maravan.
Segnale dopo segnale, piatto dopo piatto, notò che la bionda era sempre più rilassata e si tranquillizzò. Dopo aver portato in tavola il tè e i dolcetti prese congedo con un rapido inchino, come avevano concordato.

Se ne andò con discrezione prima delle dieci. Andrea avrebbe chiamato il giorno seguente per dirgli quando poteva passare per dare una sistemata e riportare tutto a casa.
Era una sera afosa; il sole era già tramontato da un po’, ma la sua luce ancora rischiarava il cielo. Durante il giorno il termometro era arrivato a segnare più di trenta gradi.
in serate del genere la nostalgia si faceva più intensa. Gli tornava in mente Colombo nella stagione dei monsoni, quando le prime gocce potevano cadere da un momento all’altro. A volte credeva di sentire il rumore delle onde che si infrangevano lungo Galle Face Drive e i gracchiare dei corvi che tenevano d’occhio le cucine ambulanti sul lungomare.
perfino l’odore ricordava quello delle giornate afose poco prima della pioggia, soprattutto quando da un punto imprecisato si diffondeva il profumo di una grigliata. All’improvviso sentiva di nuovo quello delle cucine di strada e aveva l’impressione di scorgerne le luci in lontananza.
Questa volta, però, non si sentiva sopraffatto dalla nostalgia. Aveva la sensazione di aver compiuto un passo avanti. Aveva appena portato a termine il primo incarico come cuoco a domicilio in una casa svizzera. No! non aveva fornito anche pezzi di arredo ed elementi decorativi? non si era occupato anche del servizio? A ben guardare aveva portato a termine il primo incarico del Catering Marvan.
Il fatto che Andrea volesse passare la notte con qualcun altro non lo infastidiva. Si fosse trattato di un uomo, sarebbe stato diverso. Nei confronti della bionda non provava nessuna gelosia. in tutta sincerità, era addirittura felice di ave avuto un ruolo nel rituale della seduzione. Questa cosa lo faceva sentire più vicino ad Andrea.
Senza preavviso le nuvole rilasciarono il loro carico di pioggia. Maravan si fermò, allargò le braccia e buttò indietro la testa, come il giovane che aveva visto dal tram qualche mese prima. O come se stesso da ragazzino, sotto la prima pioggia del monsone.
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