27 aprile 2018

Sonetto XV – Pablo Neruda

dipinto di Aldo Balding
Sonetto XV – Pablo Neruda

Da molto tempo la terra ti conosce:
sei compatta come il pane o come il legno,
sei corpo, grappolo di sicura sostanza,
hai peso d'acacia, di legume dorato.

So che esisti non solo perché i tuoi occhi volano
e danno luce alle cose come finestra aperta,
ma perché di fango ti fecero e t'hanno cotta
a Chillàn, in un forno di mattoni stupefatto.

Gli esseri si spargono come aria o acqua o freddo
e son vaghi, si cancellano a contatto del tempo,
come se prima che morti fossero sminuzzati.

Tu cadrai con me come pietra nella tomba,
così per il nostro amore che non fu consumato
continuerà a vivere con noi la terra.

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