21 giugno 2017

Parole – Sylvia Plath

opera di Max Gasparini

Parole – Sylvia Plath

Asce
sotto i cui colpi risuona il legno,
e gli echi!
Echi in corsa
dal centro come cavalli.

La linfa
affiora come lacrime, come
l'acqua che si sforza
di ristabilire il suo specchio
sopra la pietra

che cade e ruota,
un bianco teschio
mangiato da erbe filacciose.
Anni dopo
le incontro per strada----

parole aride e senza cavaliere,
battito di zoccoli incessante.
Mentre
dal fondo dello stagno stelle fisse
governano una vita.

Traduzione di Anna Ravano

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