14 maggio 2018

I motivi che tesso – Pino Villanueva

dipinto di Rob Hefferan
I motivi che tesso – Pino Villanueva

Cinque anni.
Per cinque anni ha vagato la mia mente,
smarrita in una selva di sconcerto e più d’una volta
su alture petrose ha perso la strada del ritorno.

Se solo Odisseo
uomo risoluto e valente, potesse sapere che il mio cuore
ora batte in opposti sensi:
avanti, indietro, lo amo… non lo amo:
lo amo ed è facile disfare i motivi che tesso;
lo odio e altro non faccio se non tessere
sopra-sotto-lanciato-di-traverso-fin nel fondo della notte.
Fermo la spola d’un lato, mi strofino le mani,
e di giorno in giorno nutro la mia impazienza.
Non ero nata per portarmi in cuore tanto tormento.
Infine al momento di dormire quando
spente sono le luci tremolanti delle torce,
un unico pensiero, irresistibile, m’assale:

dèi e dee –
non si può dire che esistano.
Possano un giorno i loro nomi essere dimenticati.

da “Così parlò Penelope

Traduzione di Paola Mildonian
Tino Villanueva. Penelope e il suo poeta. A cura di Paola Mildonian  
Da “Poesia”  n. 337, maggio 2018. Crocetti Editore

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