3 giugno 2017

Giovine dell’arte della parola nel suo 24° anno – Costantino Kavafis

opera di Fabian Perez
Giovine dell’arte della parola nel suo 24° anno – Costantino Kavafis

Anima, e ora come puoi lavora.
Un godimento mutilo lo macera.
Condizione snervante.
Ogni giorno l’amato viso bacia,
e le sue mani sono là, sulle squisite membra.
Mai, nella vita, amò con tanto forte
febbre. Eppure gli manca la pienezza
dell’amore; gli manca la pienezza
che mutua brama e pari ardore esige.

(Cedimento ineguale a qual piacere anomalo.
Uno soltanto né passiva preda).

Se macera, snervato.
Disoccupato, inoltre: e anche questo fa molto.
Certe piccole somme
Ottiene a stento in prestito
(talora quasi mèndica). Vivacchia.
Bacia le lebbra adorate: sul corpo
Eccelso, che si limita (l’avverte) a consentire,
di voluttà di pasce.
E beve, e fuma. Beve e fuma.
E tutto il giorno si trascina nei caffè:
accorato trascina lo struggimento della sua beltà. –
Anima, e ora come puoi lavora.

Trad. Filippo Maria Pontani

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