4 giugno 2017

Oppressivo paese – Costantino Kavafis

opera di Fabian Perez
Oppressivo paese – Costantino Kavafis

Oppressivo paese, dove lavora. Fa
l’impiegato in un grande magazzino.
Giovanissimo. Attende
due mesi o tre,
due mesi o tre perché il lavoro cali,
per correre in città, tuffarsi subito
nel movimento, nel divertimento.
Oppressivo paese, dove attende.
È piombato sul letto, stasera, preso d’amore. E tutta
arde la giovinezza nelle carnali brame,
nella tensione bella la bella giovinezza.
Poi, nel sonno, s’accosta la voluttà: nel sonno
vede e gode la forma, la sospirata carne…

Trad. Filippo Maria Pontani

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