12 giugno 2017

Pecorella nella nebbia – Sylvia Plath

Jean-Léon Gérôme - Phryne vor dem Areopag

Pecorella nella nebbia – Sylvia Plath

Le colline sconfinano in bianchezza.
Persone o stelle
mi guardano con tristezza, le deludo.

Il treno lascia una linea di respiro.
O lento
cavallo colore della ruggine,

zoccoli, dolenti campane-------
Per tutta la mattina la
la mattina si è andata annerendo.

Un fiore trascurato.
Le mie ossa hanno requie, i campi
lontani mi sciolgono il cuore.

Minacciano
di assuefarmi fino a un cielo
senza stelle né padre, acqua buia.

Traduzione di Giovanni Giudici

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