foto di NikiFeijen - da magazindomov.ru
da Elena – Ghiannis Ritsos
(…)
Se ne sono
andati uno dopo l’altro i vecchi amici. Diradata anche la corrispondenza.
Solo in
occasione di qualche festa, di qualche compleanno, una cartolina breve –
un paesaggio
stereotipato con le cime merlettate del Taigeto, molto azzurre,
un angolo
dell’Eurota con i ciottoli bianchi e gli oleandri,
o le rovine
di Mistrà con i fichi selvatici. Ma più spesso
telegrammi
di condoglianze. E mai una risposta. Forse
il
destinatario era morto nel frattempo – non ne sapevamo di più.
Mio marito
aveva smesso di viaggiare. Non apriva più un libro. Gli ultimi anni
era
diventato molto nervoso. Fumava ininterrottamente. Di notte passeggiava
nel grande
salone, con quelle pantofole marroni sfilacciate
e la lunga
camicia da notte. Ogni mezzogiorno, a tavola, se ne veniva fuori
con
l’infedeltà di Clitennestra o con la giusta azione di Oreste
come se
proferisse una minaccia. Chi ci faceva caso? Non lo ascoltavo più. Eppure
mi mancò
molto quando morì – mi mancarono soprattutto quelle sue stupide minacce
come se
proprio quelle mi destinassero un posto inamovibile nel tempo,
come se
quelle mi impedissero di invecchiare.
Allora immaginavo
Ulisse,
anche lui non invecchiato, col suo astuto berretto triangolare,
tirare in
lungo il viaggio di ritorno, l’ingegnoso – col pretesto di pericoli fantasiosi,
mentre si
abbandonava (sedicente naufrago) ora tra le braccia di Circe
ora tra
quelle di Nausicaa, a farsi togliere dal petto le conchiglie, a farsi lavare
con
saponette rosa, a farsi baciare la cicatrice sul ginocchio, a farsi spalmare
d’olio.
Credo sia
giunto a Itaca anche lui; – immagino l’avrà imbacuccato con le sue tele
la sgraziata
e grassa Penelope. Da allora non ho più avuto un suo messaggio –
può anche
darsi li straccino le ancelle – a che servono ormai? Le Simplegadi
si sono
trasferite altrove, in un luogo più interno – le senti
immobili,
ammorbidite – più tremende di prima – non schiacciano,
annegano in
un liquido denso e nero – non c’è scampo per nessuno.
(…)
da Elena -
Traduzione di Nicola Crocetti - Quarta dimensione
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