26 luglio 2017

La notte oscura - Grazia Fresu

foto: Patrick Demarchelier / Dior Couture

La notte oscura - Grazia Fresu

Cosa mai mi dirà la notte oscura
che già non sappia?
Un grido di catena falcia il silenzio
come una minaccia
e la luna sospesa nell'attesa
nutre un riso alterato,
tutto concorre all'anima assetata
retaggi inconcludenti del passato
la paura che stende le sue dita,
niente risulta mai indimenticato
nella notte che cuce la sua tela
di consigliera attenta emozionata,
non l'ascolto dolente
niente mi rassicura mi spaventa
un pozzo di memoria si dilata
sul mio pensiero vago reticente,
può essere che il freddo mi consumi
che stia per frantumarsi la bonaccia
ma sono io nel cavo del balcone
col corpo stanco
un'ombra che minaccia,
scruto nel buio quel che resta ancora
ficcato come spada nel mio fianco,
perverso intanto il tempo riproduce
gli abbracci più indiscreti sconsolati,
le stelle si ritraggono stupite
dal solco di bellezza sfavillante,
come si slabbra il mondo
e poi scompare,
tiro nell'acqua petali appassiti
coltivo nel mio petto le emozioni,
domani dentro l'alba avrò sconfitto
questa notte vestita di abbandoni.

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