Milano - Duomo
In chiesa – Costantino Kavafis
Amo la chiesa con i suoi labari, con i suoi
amboni e le sue luci, e le immagini, e i suoi
candelabri, e l’argento dei vassoi.
Com’entro là, nella chiesa dei Greci,
con gl’incensi fragranti, con le sue liturgie
risonanti di voci e d’armonie,
con le parvenze dignitose e pie
dei preti, il ritmo greve di gesti e movimenti,
il fulgore dei lunghi paramenti,
corre la mente all’età bizantina, alle splendide
glorie di nostra gente.
Amo la chiesa con i suoi labari, con i suoi
amboni e le sue luci, e le immagini, e i suoi
candelabri, e l’argento dei vassoi.
Com’entro là, nella chiesa dei Greci,
con gl’incensi fragranti, con le sue liturgie
risonanti di voci e d’armonie,
con le parvenze dignitose e pie
dei preti, il ritmo greve di gesti e movimenti,
il fulgore dei lunghi paramenti,
corre la mente all’età bizantina, alle splendide
glorie di nostra gente.
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