10 luglio 2017

Nelle pianure della morte - Grazia Fresu

Andrew Wyeth - Sicomoro
Nelle pianure della morte - Grazia Fresu

Là, nelle pianure della morte
i bambini hanno occhi di ghiaccio
mani artigliate fumo nel respiro,
non conoscono ninnananne
né carezze gentili,
camminano tra macerie,
calpestano bambole rotte
binari divelti tracce di una vita,
colonne di gas oscurano il cielo,
non ricordano l'azzurro
né gli aquiloni,
non scrivono alfabeti
non disegnano fiori,
si perdono nel ventre
di città ferite, si nascondono
negli antri dell'ingiustizia,
si radicano come fantasmi
di un'infanzia perduta
all'ombra dei torrioni
nelle insondabili gallerie
dove il nemico ha perso
scarpe e sangue,
non sanno chi è il nemico,
raccolgono le scarpe e fuggono.
Ci sarà pure un posto
dove li aspetta una madre
un piatto caldo una palla rossa,
ci sarà pure un senso
che li salvi,
un abbraccio che li redima,
una nostalgia che ricomponga
il mondo e lo maturi
come una mela succosa
sugli alberi del vecchio giardino?!
Là, nelle pianure della morte
dove li abbiamo lasciati,
effetti collaterali
della nostra insipienza,
della nostra crudeltà
di stirpe di Caino,
noi che uccidiamo
o guardiamo uccidere
trovando ragioni
perché l'aria esploda
il fiume culli cadaveri
l'anima sia divelta dalla Storia,
là, nelle pianure della morte
i bambini...non dormono.

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