13 giugno 2017

Taglio – Sylvia Plath

opera di Loui Jover
Taglio – Sylvia Plath
                         Per Susan O’Neil Roe

Che brivido –--
il pollice invece della cipolla.
La cima via di netto
eccetto che per un piccolo

sportello
di pelle, un cappelluccio
smorto.
Poi quel velluto rosso.

Piccolo pellegrino,
l’indiano ti ha scalpato.
Il tuo bargiglio di tacchino
è un tappeto

srotolato dal cuore
su cui muovo
tenendo stretta la mia bottiglia
di spumante rosa.

Una celebrazione, ecco cos’è.
Da una breccia di corsa
escono un milione di soldati
in giubba rossa.

Da che parte staranno?
Omuncolo mio,
mi sento male.
Ho preso una pillolina

per uccidere questa
sensazione di carta velina.
Sabotatore,
kamikaze –--

La chiazza sul tuo cappuccio
di garza
babushka Ku Klux Klan
scurisce e perde lustro e quando

il cuore della tua biglia
in poltiglia
incontra la sua minuscola
macina di silenzio

come sobbalzi –--
veterano trapanato,
ragazza sozza,
dito mozzo.

traduzione di Anna Ravano

Nessun commento:

Posta un commento