5 luglio 2017

Arturo Graf - Le rime della Selva

A portrait of Charlotte by George Dawe, detail
Arturo Graf - Le rime della Selva

Dimmi....

Dimmi.... (ahimè, come il suono
Di questo flauto m’accora!...)
Dimmi, ricordi tu ancora
I giorni che più non sono?

Quei giorni tanto lontani,
Quei giorni tanto vicini,
Quei giorni troppo divini
A poveri sensi umani?

I giorni (del breve errore
Non io, non io mi vergogno!)
I giorni del nostro sogno,
I giorni del nostro amore?

Ah, la tua sterile e brulla
E gelid’anima d’ombra
Sempre più fitta s’ingombra
E non ricorda più nulla!

Ah, l’amoroso passato
Via dal tuo cor, dal macigno
Di quel tuo core ferigno,
Per sempre fu cancellato!

Ed ecco, sei morta. Invano
Fingi ed ostenti la vita:
La vita tu l’hai tradita;
Uccisa l’hai di tua mano.

Ed ecco, stesa e ravvolta
Nel ben tessuto lenzuolo
Delle tue frodi, non solo
Sei morta, ma sei sepolta.

Sepolta dentro lo scoglio,
Sepolta dentro l’avello,
Sepolta sotto il castello
Del tuo scelerato orgoglio.

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