7 luglio 2017

Concorso di bellezza - Rufino


opera di Joanna Chrobak
Concorso di bellezza - Rufino
Antologia Palatina, V, 36

Melìssa, Ròdope e Rodoclèa
contendevano il vanto chi fra di loro
avesse più bello il fior del pube.                         
Vollero che io giudicassi,
e come le celebri dee                           
mi si posero davanti nude,
tutte profumate, tutte provocanti.
Quello di Ròdope in mezzo                              
alle cosce mi apparve divino, splendido                                       
come rosaio dischiuso da zéfiro vivace…
Quello di Rodoclèa stava nitido, scultoreo,
come tra bianche colonne un tempio, sacrale, appena
appena disegnato da una peluria dorata.
Quello di Melìssa era turgido come
melograno maturo, rosato: un sogno. Basta!
ben sapendo quali pene ebbe Paride dal suo giudizio,
tutt’e tre le immortali io cinsi di vittoria.

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