opera di Boguslaw Jagiello
Lingue – Adelia Prado
Il
mio cuore
è
la pelle tesa di un tamburo.
Il
dolore vi batte come tentazione,
travestita
da dolore, affinché mi arrenda,
dubiti
di avere un padre.
Tutto
viene sotto forma di carne
grandi
coltri di carne palpitante,
a
rivestire ossa, sensazioni, desideri
di
cui ho colpa e devo purificarmi
finché
io stessa sarò soltanto ossa.
Un
sudicio mi salverà,
quando
ritirerò la ciotola
e
mangerò davanti a lui
senza
avere la nausea.
Le
ombre dei satelliti
contaminarono
le stelle.
Che
fare per scrivere di nuovo
“Laudato
sii dall’erba verde”
o
anche il lamento
“neppure
nei sogni il mio cuore riposa”.
Voglio
fare domande finché interpolato
e
intellegibile tutto si ordini
come
un’orazione in lingue
e
in forma di stanchezza tu mi benedica.
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