dipinto di Herbert Davis Richter
Mania dell’autore 3:
il burro chiarificato
il burro chiarificato
Nota bene. Chiarificandosi il burro si riduce di peso circa del 40 per cento. Ma il quantitativo da usare è la metà di quanto indicato nelle ricette per la cottura in burro normale. Quindi fare il burro chiarificato è sì un lavoro, non un costo. Esiste poi un’evoluzione del burro chiarificato: il burro ieratico. È un mio copyright. Se lo usate, citatemi, tanto non dovrete pagare royalty.
Prendete 500 g di burro chiarificato, che è all’incirca il peso del burro chiarificato se si è cotto a bagnomaria 1 kg di burro, e cuocetelo a fuoco dolcissimo per 1 ora, con 250 g di cipolle, tagliate a fettine sottilissime. In alternativa potete usare 250 g di porri, ottima soluzione, o 250 g di scalogni, l’opzione che prediligo. Alla fine filtrate in un passino il burro, che si sarà scurito e saprà ovviamente di cipolla (o di porro o di scalogno) e gettate la cipolla, che avendo dato tutto il suo sapore al burro non ne avrà praticamente più. Lasciate intiepidire, trasferite in un barattolo e conservate in frigorifero. Dura a lungo, ma molto meno del burro chiarificato, voi fatelo 1 volta ogni 2 settimane e siete a cavallo.
Come usare questo burro ieratico? Usatelo al posto del burro in tutte le preparazioni in cui si richiede un soffritto di cipolle , praticamente il 90 per cento dei piatti italiani. Per finire, è fantastico per mantecare un risotto, aggiungetene 5 o 10 g a testa alla fine, senza naturalmente soffritto iniziale, che come tutti sanno crea un sacco di problemi al risotto. Così il risotto risulterà ben mantecato e profumato di cipolla (porro o scalogno) come si deve.
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