24 giugno 2018

Sonetto LXXVIII – Pablo Neruda

Eric Bowman - Summerland
Sonetto LXXVIII – Pablo Neruda

Non ho mai più, non ho sempre. Sulla sabbia
la vittoria lasciò i suoi piedi persi,
Sono un pover'uomo disposto ad amare i suoi simili.
Non so chi sei. Ti amo. Non do, non vendo spine.

Qualcuno forse saprà che non intrecciai corone
insanguinate che combattei la burla,
e che di verità empii la marea della mia anima.
Ricompensai la viltà con colombe.

Io non ho mai perché diverso
fui, sono, sarò. E in nome
del mio cangiante amore proclamo la purezza.

La morte è solo pietra dell'oblio.
Ti amo, bacio sulla tua bocca la gioia.
Portiamo legna. Faremo fuoco sulla montagna.

Trad. Giuseppe Bellini

Nessun commento:

Posta un commento