Come ci si ama con questi corpi
segnati dal tempo, le rughe
il sovrappeso la stanchezza del vivere
tra le pieghe dell’anima?
È la nostra storia il modo,
quando negli occhi ci accendiamo
papaveri di desiderio
il respiro ci si fa brezza salata
la pelle di nuovo conchiglia di seta
ci contiene indulgente in gesti
mai pensati e stiamo nell’altro
come si sta da una vita
ma ancora tremanti della prima volta
sul percorso dell’impossibile
che si è fatto vero e ci prendiamo
come avremmo potuto da ragazzi
sulle scogliere di granito
nell’abbraccio rossastro del tramonto.
Forse altri, al nostro posto,
sarebbero amanti vecchi, ma noi,
noi siamo solo vecchi amanti
appassionati, amore mio.
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