17 giugno 2018

Un Supermarket in California - Allen Ginsberg

dipinto di Eric Bowman
Un Supermarket in California - Allen Ginsberg

Quanti pensieri ho stasera su di te, Walt Whitman, passeggiavo su
strade laterali sotto gli alberi col mal di testa guardando la luna piena.
Nella mia stanchezza, per far acquisti di immagini
sono entrato nel supermarket sognando le tue elencazioni!
Che pesche e che penombre! Intere famiglie a fare la spesa di notte!
Reparti pieni di mariti! Mogli a scegliere avocados, lattanti tra i pomodori!
E tu, Garcia Lorca, che facevi in mezzo ai cocomeri?

Ti ho visto, Walt Whitman, senza figli, vecchio solitario,
tastare i pezzi di carne nel frigo, sbirciando i commessi di drogheria.
Ho sentito che facevi domande a ognuno. Chi ha ucciso le braciole di maiale?
Quanto costano le banane? Sei il mio Angelo?
Ho girato tra pile luccicanti di scatolette seguendoti e immaginandomi controllato
dal detective della ditta.
Camminavamo giù per i corridoi aperti insieme alla nostra fantasia
gustando carciofi, possedendo ogni squisitezza congelata,
senza mai passare dal cassiere.

Dove stiamo andando, Walt Whitman? Tra un’ora qui
chiudono. Da che parte punta la tua barba stasera?
Prendo il tuo libro e sogno la nostra odissea nel supermarket e
mi sento assurdo.
Cammineremo tutta la notte per strade deserte?
Gli alberi fanno ombra, con le luci spente nelle case, tutti e due saremo soli.
Andremo a passeggio sognando l’America d’amore perduta,
passando vicino a macchine blu in sosta, fino a casa
al nostro cottage silenzioso?
Ah, caro padre barbagrigia, vecchio solitario, maestro di coraggio,
che America avevi tu quando Caronte smise di spingere col palo
il suo traghetto, e tu approdato su una riva fumante sei rimasto a guardare
la barca sparire sulle acque del fiume Lete?


Traduzione di E. Cesena

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