19 giugno 2018

Paura – Carmen Yanez

Bruno-Catalano-Les-Voyageurs-2
Paura – Carmen Yanez

Tornerà la luce che dissiperà le tenebre
e l’ipnotica vicinanza della morte?
A poco a poco anche tu hai dimenticato il sole.
Gli altri si sono girati, a testa bassa.
La paura si veste da notte senza stelle
e penetra maestosa con i suoi misteri di
soglie.
La paura sono ossa che si spezzano in rumori
sordi
e alito di luna fredda nelle penombre,
tenaglie che attizzano i fantasmi che il cuore
desidera.
Gli uomini hanno dimenticato il sole
e lui si allontana lasciandoci legna inutilizzabile
coperta di brina.
È la paura che muove le foglie degli alberi
rigidi
con un rumore lieve,
quasi impercettibile.
La voce segreta del fiume sotterraneo del sangue,
il rumore del silenzio tra le liane inservibili del
lenzuolo.
Tremito della veglia mentre aspetti il sogno che
libera,
dormendo sperimenti il benvenuto alla tua stessa
morte.
Anche tu ti sei girato o hai perso in qualche posto
la gioia,
le creature dell’astro che nascono ogni giorno sotto
la luce tenue,
il sasso che lancia alla tua faccia di spavento.
Lascivia di un mondo sconosciuto e parallelo,
un sordo movimento che solleva la polvere,
lo chiffon si muove, è il preavviso
di chi viene protetto da strade assopite,
appena calpestate che si perderanno nei corridoi
della tua alba.
Un’incorporea leggerezza
che sussurra e inietta l’umida paura al centro della tua insonnia.

Traduzione di Roberta Bovaia

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