Pierre Auguste Renoir - Roses and jasmine in a delft vase
Sonetto LXVIII – Pablo Neruda
(Mascherone di Prua)
La bimba di legno non giunse camminando:
fu lì d'improvviso seduta sui mattoni,
vecchi fiori del mare coprivano la sua testa,
il suo sguardo aveva tristezza di radici.
Lì stette a guardare le nostre vite aperte,
l'andare, l'essere, girare e tornare per la terra,
il giorno che stinge i suoi petali graduali.
Vegliava senza vederci la bimba di legno.
La bimba coronata dalle antiche onde,
lì guardava coi suoi occhi sconfitti:
sapeva che viviamo in una rete remota
di tempo e acqua e onde e suoni e pioggia,
senza sapere s'esistiamo o se siamo il suo sogno.
Questa è la storia della fanciulla di legno.
Trad. Giuseppe Bellini
La bimba di legno non giunse camminando:
fu lì d'improvviso seduta sui mattoni,
vecchi fiori del mare coprivano la sua testa,
il suo sguardo aveva tristezza di radici.
Lì stette a guardare le nostre vite aperte,
l'andare, l'essere, girare e tornare per la terra,
il giorno che stinge i suoi petali graduali.
Vegliava senza vederci la bimba di legno.
La bimba coronata dalle antiche onde,
lì guardava coi suoi occhi sconfitti:
sapeva che viviamo in una rete remota
di tempo e acqua e onde e suoni e pioggia,
senza sapere s'esistiamo o se siamo il suo sogno.
Questa è la storia della fanciulla di legno.
Trad. Giuseppe Bellini
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